Anche quest’anno abbiamo messo in fila i (tanti) dati per capire chi gestisce il potere in Italia.
Lo squilibrio di genere è prima di tutto uno squilibrio di potere tra chi lo esercita, gli uomini, e chi lo subisce, le donne.
Che si tratti di politica, di economia, di informazione o di società, i numeri mostrano come lo squilibrio sia enorme.
I RISULTATI PRINCIPALI
La questione che ci sta a cuore non è se le donne siano meglio o peggio degli uomini a comandare, ma quali siano le opportunità per le une e per gli altri di arrivare ai ruoli di comando.
Il tema del nostro dossier è il potere. Ci interessa capire chi lo detiene e chi è in grado di esercitarlo, non il come viene esercitato.
La risposta è molto semplice: il potere è in mano agli uomini.
“"La nostra analisi mostra come lo squilibrio di potere sia enorme, trasversale, endemico”, afferma Davide Del Monte. “Da uomo, credo sia necessario fare la mia parte, ma temo anche che sia inutile: in tanti mettiamo in discussione l'evidente sbilanciamento di potere, ma nessuno appare realmente intenzionato a cederne una parte, nella vita pubblica così come in quella privata. È una situazione da cui non vedo vie d'uscita se non con pratiche radicali di contestazione dello status quo, di cui lo slogan "bruciamo tutto" è un’ottima sintesi".
“Cominciamo tutte (e tutti) a fermare sul nascere ogni singolo gesto verbale di maschilismo” aggiunge Gloria Riva, co-autrice del report e socia di info.nodes. “Ovviamente non possiamo entrare nello spogliatoio degli uomini e bacchettare quell'ottanta per cento di maschi che definisce la donna ludico oggetto di penetrazione, ma possiamo in qualsiasi altro contesto fermare sul nascere colui che, anche involontariamente, esprime un pensiero maschilista. Le parole sono importanti, perché sono lo specchio del pensiero. Cambiare il linguaggio è cambiare il pensiero. E se da solo non ci arriva, proviamo a indicargli il cammino”.
Le donne elette in Parlamento sono 200 sul totale di 600 seggi elettivi disponibili.
Oltre alla Presidenza del Consiglio, affidata a Giorgia Meloni, l’attuale Governo è composto da 24 Ministeri, di cui 18 presieduti da uomini e 6 da donne.
Dei 128 ambasciatori elencati sul sito della Farnesina, le donne solo 20 (15,6%) contro i 108 uomini (84,4%).
In 6.594 comuni, cioè nell’84,7% dei casi, è stato eletto un sindaco uomo, mentre le donne che ricoprono la massima carica comunale sono appena il 15,3%, cioè 1.189.
Nelle prime 50 aziende per capitalizzazione quotate alla borsa di Milano troviamo solamente 2 donne CEO. I restanti 48 posti sono tutti occupati da uomini.
Su 20 quotidiani presi in esame, in 18 casi troviamo un direttore uomo, solo in due casi una donna.
Su 84 atenei, 73 hanno un rettore e 11 una rettrice: gli uomini solo quindi alla guida dell’86,9% delle università italiane.
Questi sono solo alcuni dei dati analizzati nel report Sesso è Potere 2023, in cui troverete anche molte altre informazioni, mappe e grafici.
INTRO
di Gloria Riva
Tempo fa mi è capitato di intervistare un ex ministro e politico di lungo corso, che ancora oggi vanta svariati incarichi di potere nei consigli di amministrazione di importanti società partecipate.
L'uomo inizia quindi a raccontare dei tanti ruoli che, alla veneranda età di 77 anni, ancora ricopre. E si sofferma – compiaciuto – a narrare delle mille peripezie affrontate per ottenere fidi e garanzie, di quanto si sia battuto come un leone per portare a termine delicate joint-venture e dandosi da solo pacche sulle spalle per il raggiungimento di importanti accordi, «che sono stati firmati SOLO grazie a una mia telefonata... alla mia reputazione... alle mie competenze».
Lì per lì ho pensato: quanto si vuole bene quest'uomo! Ecco, poi a un tratto, l'ex ministro si fa scuro in volto.
E comincia a raccontare di un fastidioso intralcio avuto tempo fa in questo pregevole lavoro manageriale.
[…continua a leggere su SESSO È POTERE 2023]
Hanno contribuito al report: Andrea Borruso, Davide Del Monte, Paola Chiara Masuzzo, Chiara Putaturo, Gunter Richter, Gloria Riva.
Il report è frutto del lavoro volontario di un gruppo di persone che hanno a cuore la giustizia e l’equità sociale.
I dati utilizzati sono aggiornati al 1/11/2023 e non tengono in considerazione successive modifiche.
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